L'Agnellino Pasquale di Lodi e le sue farciture



Quando si parla di formaggi lodigiani la Raspadüra insieme al Tipico Lodigiano viene in mente a tutti. Qualcuno conosce pure il pannerone ma semisconosciuta è la Ricotta Lodigiana che viene prodotta in pochissime realtà casearie sul nostro territorio. E' una ricotta piuttosto grassa, che deriva dalla lavorazione di formaggi particolare (come spiega QUI il Caseificio Carena). La preferisco al mascarpone sia per la consistenza sia perchè meno grassa e pesante in alcune preparazioni (in ogni caso nulla tolgo alla delizia di un mascarpone fresco, appena prodotto e che non ha passato mesi in una scatola di plastica).L'ho pensata come alternativa alle solite creme che si preparano in questo periodo per farcire un'altra tipicità della mia Lodi: l'agnellino pasquale.Nella mia famiglia la colomba pasquale era un dolce da colazione , per il pranzo pasquale l'unico dolce riconosciuto da tutti era l'agnellino di pasta sfoglia, comprato nelle più tradizionali pasticcerie della città e poi farcito con uno zabaglione preparato in casa. Lo zabaglione, come del resto la maionese, erano le tipiche ricette per cui mio padre (cuoco di grande fantasia e talento) chiedeva il mio aiuto. Il pollaio serviva le uova freschissime e dalla sua cantina arrivava il marsala che faceva arrivare per l'occasione.Ma proprio perchè zabaglione, crema pasticcera classica o al cioccolato sono le farciture tradizionali per questo dolce pasquale ho voglia di cambiare e preparerò la mia crema al caffè che vi illustrerò in questo post.
In alternativa vi propongo un'altra ricotta tipica lodigiana della Cascina San Tommaso di Villanova Sillaro


Crema al caffè


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