Chi ha paura del fritto?




Come diceva mia Nonna: "Anca una sőla de scarpa frita l’è buna” (anche una suola di scarpa fritta è buona).
E' arrivato il momento di sfatare una leggenda metropolitana che vuole il Fritto come alimento pericoloso per la salute. Tempo fa ad una conferenza il Dr. Franco Berrino ci raccontò che studiando l'alimentazione degli abitanti di una parte del Sud della Spagna si resero conto che, malgrado un largo consumo di alimenti fritti, nella popolazione sana non si riscontravano particolari patologie.
Come molte preparazioni alimentari friggere richiede alimenti di ottima qualità e tecnica per ottenere un fritto saporito e gustoso. 
Innanzitutto l’olio deve essere tra quelli che reggono le alte temperature: Extra Vergine di Oliva (EVO) per le verdure saporite, Olio di Arachidi per i dolci e per le preparazioni delicate e il pesce, Olio di Sesamo per un sapore esotico nel piatto e da ultimo il Burro Chiarificato che da un sapore eccezionale (Assolutamente da provare con la cotoletta).
Importante la scelta della pentola che può essere larga e piatta per preparazioni che amano essere distese come il pesce oppure alta e stretta per i fritti che amano essere immersi.
La tecnica poi richiede di armarsi di termometro da cucina per le alte temperature per avere un perfetto controllo sulla temperatura: temperature più alte (circa 180°C) per cotture veloci di piccoli pezzi e temperature più basse (circa 160°C) per polpette e pezzi grandi.
Oggi vi propongo la frittura delle chips di patata dolce e di barbabietola rossa. Preparazioni veloci, perfette per fare amare la verdura ai bambini o per un aperitivo sfizioso.


INGREDIENTI
1 barbabietola rossa, 1 bella patata dolce, olio EVO mezzo litro, sale q.b.

PREPARAZIONE
Con  una mandolina regolabile affettare sottilmente prima la patata dolce poi la barbabietola rossa (occhio che macchia!), lavare separatamente le fette ottenute ed asciugarle con un canovaccio pulito o della carta da cucina. 
Portare a 175°C l’olio EVO in una pentola alta e stretta, controllare la temperatura con il termometro ed immergere una decina di fette per volta, mescolare di tanto in tanto, quando cominciano a dorare raccoglierle con una schiumarola a ragno e porre ad asciugare su carta da cucina bianca in doppio strato. Salare solo al momento di portare in tavola.
CONSIGLIO: il colore scuro della barbabietola rossa rende difficile vedere la doratura, regolarsi per la cottura con il cambio di colore che deve rimanere rosso e non virare sul marrone.
Vi lascio due link per approfondire

STRUMENTI INDISPENSABILI

Commenti